Ed eccoci giunti all’ultimo articolo sullo stato dell’arte dell’e-learning in Italia.
In particolare, verrà quì di seguito analizzato lo stato dell’arte dell’e-learning nel quarto ed ultimo, non certo per importanza, segmento di mercato analizzato: la Scuola.
- una verso i docenti delle scuole di ogni ordine e grado
- l’altra su un campione di studenti delle scuole superiori interessati alle discipline scientifiche
Questa seconda parte dell’indagine fornisce una visione del rapporto tra studenti e nuove tecnologie digitali.
1. L’indagine sui Docenti
Il questionario è stato distribuito attraverso la pubblicazione negli ambienti di apprendimento del sito INDIRE10 ed è stato compilato da 710 docenti. Il questionario è stato aperto anche agli insegnanti delle scuole dell’infanzia, che si sono timidamente affacciati nell’indagine con una percentuale di quasi il 6% come riportato nel grafico sottostante.
Il questionario è stato strutturato in 25 domande distribuite in quattro aree di indagine.
Le prime due aree sono:
- informazioni generali, volte a tracciare il profilo del partecipante e del contesto in cui opera (ordine di scuola e area geografica, dotazioni tecnologiche della scuola di appartenenza)
- competenze nell’uso delle ICT
Le altre due aree, più corpose, sono finalizzate ad indagare l’approccio all’uso didattico delle ICT e l’apertura e predisposizione verso l’e-learning:
- le esperienze di formazione in percorsi e-learning – o blended learning (docenti come utenti di elearning), finalizzate a indagare la domanda di formazione con le ICT da parte dell’insegnate della scuola
- la predisposizione e le esperienze di e-learning per gli studenti e più in generale di uso di ICT nella didattica scolastica (docenti come attori nell’uso delle ICT nella didattica)
In quest’area di indagine, oltre agli attributi volti a profilare il docente partecipante al questionario per ordine di scuola e area geografica di appartenza visti sopra, sono stati rilevati alcuni dati circa il contesto tecnologico in cui si trova ad operare:
- la disponibilità della banda larga a scuola (68%) e a casa (75%)
- la capacità di utilizzo di office suites: (circa il 70% usa i fogli di calcolo), (circa il 90% usa gli strumenti di videoscrittura), ( l’ 80% usa l’email)
Dalla figura sottostante si nota come l’autoistruzione non prevale solo – come prevedibile – nei corsi online rispetto a quelli in presenza, ma rappresenta una componente ancora predominante rispetto ad altre attività didattiche quali le attività collaborative, le attività d’aula – che si riferiscono a soluzioni blended in cui prevale la didattica online– gli esercizi e le attività multimediali. Del 72% di docenti che hanno seguito percorsi formativi in e-learning una larga parte ha valutato l’esperienza positivamente (come si evince dal secondo dei due grafici di seguito riportati), gli spazi di miglioramento della qualità dell’offerta comunque sono ancora notevoli.
In quest’area di indagine si è posta l’attenzione sul digital disconnect ossia il divario che sembrerebbe esistere tra docenti delle scuole e studenti nell’apertura verso l’uso delle ICT nella didattica scolastica. In questa fase si sono voluti rilevare alcuni aspetti sul punto di vista dei docenti, incluso il contesto scolastico in cui operano.
Il primo aspetto indagato riguarda il favore verso inziative di e-learning in senso stretto.Le risposte sulle iniziative intraprese in passato e quelle sulle inziative in corso o previste rivelano un contesto ancora non favorevole: alcuni non hanno informazioni, molti non rispondono, la maggior parte risponde no e i “si” fanno pensare a inziative ancora rade e frammentarie.
- Ix : indice di capacità tecnica
- Iy : indice di propensione all’innovazione